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1.12.04

Cereali, semine autunnali

“La contrazione negli investimenti a frumento duro potrebbe andare ben oltre quanto finora temuto. Mentre gli agricoltori manifestano un certo interesse per frumento tenero ed orzo, le intenzioni di semina per il frumento duro sono in caduta verticale”. A lanciare l’allarme è l’AIS - Associazione italiana sementi, in relazione alle semine cerealicole autunnali oramai pienamente avviate.
“A seguito del disaccoppiamento degli aiuti, le stime indicavano per il frumento duro un calo tra il 20 e 30% delle superfici coltivate" – sottolinea Bruna Saviotti, Presidente AIS. “Purtroppo, le percezioni che abbiamo in base alle vendite di seme certificato fanno temere una contrazione ben maggiore”.
“Corriamo il rischio concreto che le filiere tipiche del grano duro e della pasta italiana vengano snaturate, – prosegue Saviotti – dobbiamo quindi sollecitare gli agricoltori a non abbandonare questa coltura, c’è ancora tempo per le semine. Dobbiamo spiegare bene loro che con l’impiego di semente certificata possono incassare anche il premio qualità comunitario di 40 €/ettaro, nonché il premio supplementare assicurato dall’Italia con l’applicazione dell'art. 69. C’è inoltre la convinzione che i prezzi di mercato il prossimo anno possano essere migliori”.