I prodotti stranieri invadono i mercati
Formaggi e vino dal Giappone, pomodori dalla Cina, uva dal Cile e dall’Africa, arance e mandarini dalla Cina, dall’Argentina, dal Venezuela e dal Marocco, mele dalla Repubblica Ceca e dalla Cina, patate dalla Polonia, olive e olio dalla Tunisia, dall’Algeria, dal Libano e dal Marocco, nocciole dalla Turchia, latte dalla Polonia, dalla Slovenia e dalla Svezia. Ormai è una vera e propria invasione. Il mercato agro-alimentare italiano è diventato terra di conquista, mentre i nostri produttori fanno i conti con prezzi stracciati e redditi dimezzati. Nel Paese si mangia sempre meno “made in Italy” e gli scaffali dei negozi e dei supermercati sono stracolmi di prodotti alimentari esteri. Una presenza che in questi ultimi anni è cresciuta in particolare nel settore dell’ortofrutta. Sta di fatto che l’export-import di questo importante comparto ha segnato per la prima volta un preoccupante disavanzo. A lanciare l’allarme è la Cia-Confederazione italiana agricoltori che oggi è mobilitata in tutte le regioni con manifestazioni in più di cento città per richiamare l’attenzione del Governo, delle Istituzioni nazionali e locali, dell’opinione pubblica sui gravissimi problemi che il mondo agricolo è costretto ad affrontare.
Articolo di http://sementi.blogspot.com
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