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6.10.05

Linee-guida per l’analisi delle sementi

Secondo i dati pubblicati nel documento del marzo 2004 dal Comitato Interministeriale di Valutazione delle Biotecnologie – Gruppo Tecnico Temporaneo di Lavoro, istituito presso il Ministero della Salute, titolato “La presenza accidentale di organismi transgenici: linee-guida per il campionamento e l’analisi delle sementi e per la gestione delle colture”, si sono coltivate nel 2000, 44,2 milioni di ettari di piante transgeniche (circa una volta e mezzo la superficie dell’Italia). Nel 2001 si è raggiunto i 52,6 milioni di ettari, dislocati in ben 13 paesi (USA, Canada, Messico, Argentina, Uruguay, Spagna, Germania, Romania, Bulgaria, Cina, Indonesia, Sud Africa, Australia), con un incremento del 19% rispetto all’anno precedente. Principali colture transgeniche:
* soia – 33,3 milioni di ettari (46% superficie mondiale di questa coltura)
* mais – 9,8 milioni di ettari (7% superficie mondiale di questa coltura)
* cotone – 6,8 milioni di ettari (20% superficie mondiale di questa coltura)
* colza – 2,7 milioni di ettari (11% superficie mondiale di questa coltura).
La soia e il cotone transgenici sono stati coltivati rispettivamente in Brasile e India, anche se l’autorizzazione alla commercializzazione avverrà solo quest’anno. La tolleranza ai diserbanti totali a base di glifosate o glufosinato ammonio, è il carattere che contraddistingue la maggioranza delle colture transgeniche. Soia, mais, colza o cotone con questa tolleranza sono state coltivate nel 2001 su 40,6 milioni di ettari (il 77% della superficie transgenica totale).
I dati statistici degli ultimi 6 anni, secondo lo studio, indicano una crescita continua delle colture transgeniche sia come superficie coltivata – da 1,7 milioni di ettari nel ’96 a 52,6 nel 2001 – , sia in termini di Paesi coinvolti – da 3 paesi nel ’96 a 15 nel 2001 – e la loro presenza in 5 continenti con una tendenza alla diffusione soprattutto nel Sud del Mondo (+26% rispetto al 2000).
Nell’Unione Europea è stata autorizzata la coltivazione di 10 tipi di piante transgeniche:
* 3 tipi di mais
* 2 tipi di colza
* 1 tipo di radicchio
* 3 varietà di garofano
* 1 varietà di tabacco.
Per altri 3 Ogm – soia RR (Monsanto), mais Bt11 (Novartis) e colza con tolleranza a glufosinato ammonio (AgrEvo) – l’UE ha autorizzato l’importazione e l’uso alimentare ma non la coltivazione. USA e Canada hanno invece autorizzato la coltivazione di oltre 50 tipi di piante transgeniche.
Nell’UE sono state autorizzate nel 2000 circa 387.500 tonn. di mais, soia, colza e cotone, 96.000 delle quali (24,8%) importate da Paesi terzi. Le sementi di mais sono state importate per il 30% circa dagli USA, quelle di soia quasi totalmente dagli USA e Canada. Da USA, Canada e Australia sono stati importati oltre il 50% delle sementi di colza e il 96% delle sementi di cotone. Nel 2001 il 47% delle sementi di mais e il 77% di quelle di soia utilizzate in Italia sono state importate da Paesi comunitari o da Paesi terzi. Principali fornitori sono stati Francia, USA e Canada. Sempre nel 2001 in Italia sono stati destinati alla produzione di sementi 4000 ettari di soia e 4086 ettari di mais (incremento del 54% per la soia e del 12% per il mais rispetto al 2000).