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19.1.06

LA UE VIETA ALLA GRECIA IL BLOCCO DELLE SEMENTI DI MAIS MON810

Bruxelles, 10 gen. (Apcom) - La Commissione europea ha deciso, oggi a Bruxelles, di non autorizzare la Grecia a bloccare la commercializzazione di sementi del mais geneticamente modificato Mon810, ma ha ritenuto di non rendere pubblica la sua decisione (come normalmente avviene) con una nota per la stampa. Un comunicato del servizio del portavoce, già pronto, non è stato pubblicato dopo una decisione politica da parte dell'Esecutivo comunitario di considerare come ordinaria amministrazione, e quindi come una 'non notizia', la decisione. E' stata invece l'organizzazione ecologista Greenpeace a informare i cronisti a Bruxelles. Nel settembre 2004, la Commissione aveva iscritto 17 varietà ibride di mais, derivate dall'Ogm Mon810 della Monsanto, nel catalogo comune Ue delle varietà delle specie vegetali agricole. L'iscrizione al catalogo comune comporta che le sementi relative alle varietà indicate possono circolare liberamente ed essere commercializzate e seminate ovunque nell'Ue. Ma nell'aprile del 2005 la Grecia ha deciso di proibire temporaneamente la coltivazione di tutte le 17 varietà di mais transgenico per due anni, il 2005 e il 2006, sul territorio nazionale. Le autorità greche hanno invocato una clausola di salvaguardia (prevista nella direttiva europea Cee 2002/53) che prevede questa possibilità nel caso in cui la coltivazione delle piante in questione potrebbe nuocere alle colture di altre varietà o specie o presentare una rischio per l'ambiente o per la salute umana. La Commissione ha considerato ingiustificato il ricorso della Grecia alla clausola di salvaguardia, riferendo che le autorità di Atene, dietro sollecitazione di Bruxelles, il 12 maggio scorso avevano sostenuto di voler prevenire con il divieto di coltivazione danni di natura economica e non riguardanti né l'ambiente né la salute. "La decisione di oggi riguarda la Grecia, ma ha un impatto più vasto: scavalcando il tentativo del governo greco di proteggere i campi del Paese dalla contaminazione da parte di questo mais transgenico, la Commissione dimostra il suo disprezzo per la maggioranza dei cittadini europei e per le 165 regioni dell'Ue che hanno dichiarato di non volere gli Ogm", afferma Eric Gall di Greenpeace nel comunicato con cui la notizia è stata resa nota alla stampa. Per Gall, inoltre, "la Commissione ha mentito quando ha detto agli Stati membri che che questo mais Ogm soddisfa i requisiti legali necessari per la sua coltivazione", perché la valutazione dei rischi che ha condotto all'approvazione del Mon810 è stata effettuata in base a una legislazione europea sugli Ogm superata e poi sostituita nel 2002.