Mais transgenico
Gli ogm sono prodotti in laboratorio: si parte da prodotti naturali che vengono poi "manipolati" geneticamente per avere piante più rigogliose, per aumentare la quantità dei raccolti e per renderli più resistenti alle avversità atmosferiche, ai parassiti e alle patologie delle piante. Ma secondo molti studiosi questi ogm avrebbero conseguenze negative sulla salute dell'uomo. Per questo motivo in Europa vi è molta cautela sull'uso degli organismi geneticamente modificati. Le attuali normative comunitarie vietano in maniera categorica la coltivazione di ogm, anche se il comitato scientifico della Ue ha spiegato che la presenza di ogm nelle sementi è "tecnicamente inevitabile". In Italia vi è il divieto per le sementi. La legge italiana non ammette neppure la presenza accidentale di ogm nelle sementi. Invece per quanto riguarda gli alimenti è consentita una tolleranza fino all'uno per cento a patto che nell'etichetta sia indicata la presena di ogm. Il ministero delle Politiche agricole ha previsto, attraverso una circolare del 13 dicembre scorso, regole ferree con le quali ha fissato, per la campagna di semina 2005, le modalità di controllo delle sementi di mais e soia per la presenza di ogm. Per effetto di questo provvedimento, firmato dal ministro Alemanno, furono sequestrati il 10 marzo scorso alcuni lotti di sementi risultati contaminati. Le società interessate, tra cui la Pioneer Hi-Bred, avevano presentato ricorso al Tar del Lazio contro il sequestro e contro la circolare ministeriale. Ma proprio il 2 aprile scorso il Tar ha rigettato il ricorso ribadendo che rimane in vigore legittimamente la disposizione che prevede la "tolleranza zero" nei confronti selle sementi ogm. Una decisione, quella dei giudici amministrativi, accolta con favore sia dalle associazioni dei consumatori sia dalle organizzazioni agricole. La Coldiretti è in linea con la totale chiusura nei confronti degli ogm. Per questo motivo non teme l'inchiesta avviata in Lombardia ma ribadisce che le responsabilità di eventuali illegalità non possono ricadere sugli agricoltori, che sono in assoluta buona fede e che non hanno alcuna possibilità di verificare la qualità delle sementi. Anche perché i "documenti" dei semi ogm provenienti dall'America vengono "ripuliti" attraverso un passaggio intermedio: vengono prima importate in alcuni paesi europei, qui lasciano la "cittadinanza" americana e si trasformano in semi "europei". Siccome in Europa gli ogm sono vietati, si presuppone che quelle sementi siano "pulite". Invece nascondono una diversa identità. L'unica possibilità di salvezza per i produttori è quella di acquistare semi prodotti da aziende italiane.
Articolo di http://sementi.blogspot.com/
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