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20.5.05

Sementi: i progressi compiuti dalla Conferenza di Rio ad oggi

Per arrivare a una agricoltura sementiera ed a uno sviluppo rurale durevole, bisogna procedere per tappe. In quest'ottica alcuni progressi, anche se non collegati tra loro, sono stati compiuti. I paesi sviluppati, i paesi in via di sviluppo e i paesi in transizione sono sempre più coscienti della necessità di tenere conto dei problemi dell'ambiente nelle loro politiche agricole e nelle attività di produzione ed import export delle sementi. In effetti, la necessità di rispondere alla domanda dei consumatori e di aprire nuovi sbocchi per la commercializzazione delle sementi accorda agli scambi agricoli un ruolo importante in questo processo. Progressi considerevoli anche se riguardano solo una piccolissima parte della produzione sementiera sono stati registrati grazie all'introduzione dei metodi di coltura biologica nel quadro di diversi programmi di "certificazione biologica" varati da ciascun paese. Per quel che concerne la partecipazione delle popolazioni, è innegabile il vantaggio che si può trarre dall'interazione tra le istituzioni dei settori strutturati e non strutturati della società civile, per far partecipare tutti alle decisioni e all'elaborazione delle politiche; si è ormai coscienti della necessità di creare dei partenariati e delle reti per favorire il consenso. Concretamente, i progressi ottenuti si sono tradotti in una ristrutturazione delle cooperative agricole per porre in atto riforme legislative che facilitino la creazione di associazioni, e in special modo organizzazioni di aiuto tra agricoltori e lavoratori delle campagne. Queste organizzazioni hanno un ruolo molto importante soprattutto come intermediarie tra i governi, le fonti di credito e gli agricoltori. Nel campo della conservazione e del ripristino delle terre, progressi significativi sono stati ottenuti a livello locale per rispondere alle istanze e agli sforzi degli stessi utilizzatori; con il passare del tempo, i grandi progetti ispirati dai governi e imposti dalle autorità centrali sono stati via via abbandonati. I programmi nazionali, come quelli compresi nel quadro del Programma internazionale della FAO per la conservazione e il ripristino delle terre, sono basati sull'elaborazione di politiche integrate di gestione e di utilizzo delle terre che spesso travalicano il semplice settore dell'agricoltura (per esempio, il trattamento dei residui). Piccoli stati insulari in via di sviluppo (come la Giamaica) hanno elaborato, con la collaborazione della FAO e del Programma delle Nazioni Unite per l'ambiente (PNUE), programmi di politica nazionale per una corretta utilizzazione dei suoli. Progressi considerevoli sono stati compiuti anche nel campo delle risorse fitogenetiche e zoogenetiche. Numerosi paesi asiatici hanno lanciato programmi di protezione integrata per il riso e analoghi programmi sono stati applicati per l'importazione e l'esportazione delle sementi in e verso altri paesi. Un meccanismo di protezione integrata è stato creato grazie agli sforzi comuni di FAO, PNUE, del Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo (PNUD) e della Banca Mondiale, per assicurare un legame tra i donatori, gli organismi che hanno lanciato l'iniziativa, i gruppi di agricoltura, le autorità nazionali e locali e le ONG. E gli sforzi impiegati per introdurre metodi di protezione integrata delle colture al comparire di nuove infestazioni sono il miglior indice di successo.Un tale risultato positivo non è stato ottenuto nel campo dell'adozione su larga scala di sistemi di gestione integrata per la fertilizzazione del terreno e il nutrimento delle piante. Qualche programma è stato comunque realizzato, soprattutto in materia di inventario e di valutazione a livello nazionale di tutte le fonti di nutrimento organico e minerale delle piante. È anche stato possibile definire più precisamente i concetti e scambiarsi esperienze al proposito. I progressi realizzati per la diversificazione dell'energia rurale dipendono essenzialmente da fattori economici. Il costo di alcune fonti rinnovabili di energia, come l'energia eolica, è nettamente diminuito, e i sistemi fotovoltaici che captano energia solare stanno diventando competitivi rispetto alle fonti di energia tradizionale. La privatizzazione e la deregulation delle compagne fornitrici di energia elettrica ha creato nuove possibilità di produrre elettricità in aiuto alle fonti d'energia rinnovabili non tradizionali.Le indicazioni di cui disponiamo oggi fanno pensare che l'aumento della quantità di raggi ultravioletti causato dal buco dell'ozono non ha quasi avuto effetti sulla fotosintesi e sulla crescita vegetale, benché non si possa escludere la possibilità di mutazioni genetiche a lungo termine. In compenso, si pensa che l'aumento della concentrazione di ozono nella troposfera a causa dell'inquinamento atmosferico avrà effetti negativi immediati sulla maggior parte delle specie vegetali.