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16.9.06

DuPont e Bunge: collaborazione per produzione delle sementi da applicazioni industriali

Amana, Iowa, USA, 15 settembre 2006 – DuPont e Bunge hanno deciso di estendere la loro collaborazione, nata per i prodotti alimentari e nutrizionali a base di soia, alle applicazioni industriali, ai biocarburanti e non solo.
"Nei tre anni di collaborazione, abbiamo assistito all'incremento esponenziale dell'interesse del mercato per i biocarburanti e i settori industriali e alimentari. Siamo fortemente impegnati a immettere i nostri prodotti sul mercato, cosi da rispondere alla crescente domanda del settore", afferma Erik Fyrwald, group vice president, DuPont Agriculture & Nutrition.
Cosi Carl Hausmann, president e CEO, Bunge North America: "Detta collaborazione unisce il know-how e le risorse dei due leader del mercato estendendole a tutta la catena del valore dell'industria dei semi di soia. Siamo lieti del successo ottenuto dal nostro olio di semi di soia a basso tenore linolenico che soddisfa i clienti del settore alimentare, alla ricerca di un'alternativa ai grassi trans. Siamo entusiasti del potenziale dei nuovi prodotti a base delle sementi di soia che, forti del successo nel settore alimentare, ci consentiranno di servire meglio anche l'industria del biodiesel a base di soia, settore in rapida crescita".
DuPont e' impegnato a offrire nuove tecnologie per il crescente mercato dei biocarburanti, fornendo migliori sementi e soluzioni per la protezione dei raccolti; sviluppare nuove tecnologie per consentire la conversione della cellulosa in biocarburanti, e realizzare biocarburanti di nuova generazione, fra cui il biobutanolo. Oltre a sviluppare sementi ibridi di mais per l'etanolo, Pioneer Hi-Bred International, Inc., affiliata di DuPont, ha in atto la caratterizzazione delle varieta' di semi di soia con marchio Pioneer® in base al tenore di olio al fine di determinarne l'impatto sulla produzione di biodiesel.
Il lancio del marchio Treus™Per sancire l'ampliamento della loro collaborazione, DuPont e Bunge intendono lanciare Treus™, il nuovo marchio della famiglia di prodotti a base di soia, nata da tale partnership, che offre maggiore potere nutritivo, nonche' migliore sostenibilita' e funzionalita'.
L'olio di semi di soia a basso tenore linolenico estratto da varieta' di semi di soia con marchio Pioneer®, precedentemente commercializzato con il nome di Nutrium Low Linolenic Soybean Oil, sara' ora distribuito con il nome Treus™ Low Linolenic Soybean Oil.Valide opportunita' per gli agricoltori
DuPont e Bunge si sono aggiudicate una solida posizione nel mercato in espansione dei semi di soia a basso tenore linolenico. La collaborazione, che sta generando valide opportunita' per gli agricoltori, rappresenta una fonte affidabile di produzione d'olio di alta qualita' per soddisfare la domanda delle aziende alimentari che desiderano ridurre o eliminare i grassi trans dai loro prodotti.
Gli ettari coltivati a semi di soia a basso tenore linolenico Pioneer® sono passati da 14.164 nel 2005 a quasi 80.938 nel 2006; nel 2007, e' previsto un ulteriore deciso aumento delle coltivazioni al fine di soddisfare la crescente domanda della clientela. Da una ristretta zona di coltura nello Iowa creata nel 2005, l'area coltivata si e' estesa di anno in anno e si prevede che per la stagione 2007 coprira' otto stati, ovvero Iowa, Illinois, Indiana, Ohio, Michigan, Missouri, Pennsylvania e Wisconsin.
Inoltre, Pioneer continua a estendere la propria gamma di varieta' di semi di soia a basso tenore linolenico della sua linea di prodotti ad alte prestazioni. Fra le novita' per il 2007 vi sono molte nuove varieta' coltivabili in aree geografiche piu' estese con tempi di maturazione diversi.
Le varieta' di semi di soia con marchio Pioneer fanno parte del programma Pioneer IndustrySelect®, che aiuta gli agricoltori a selezionare gli ibridi o le varieta' specifiche per gli usi finali desiderati.Bunge sostiene attivamente la rapida crescita della domanda di olio di semi di soia a basso tenore linolenico estratto dai semi di soia a basso tenore linolenico con marchio Pioneer. Nel 2005, la societa' ha infatti soddisfatto gli impegni produttivi nei confronti delle societa' alimentari ed e' attualmente in linea con gli obiettivi prefissati per il 2006. I prodotti in fase di sviluppo.
L'olio di semi di soia a basso tenore linolenico e' stato il primo prodotto lanciato dalle due societa'; in fase di sviluppo vi sono ora alcuni prodotti a base di olio e farina di semi di soia, fra cui gli oli ad alto tenore oleico e oli ad alto tenore sia oleico che stearico.
I prodotti ad alto tenore oleico e ad alto tenore oleico/stearico offrono notevoli vantaggi alle aziende di trasformazione alimentare e alle industrie. L'olio ad alto tenore oleico/stearico fornira' alle aziende alimentari un ingrediente da forno ad alto tenore di materie solide e a basso contenuto di grassi trans per i cibi confezionati che richiedono maggiore shelf life come biscotti, cracker e cereali.
Inoltre, l'olio ad alto tenore oleico offre a ristoratori e aziende alimentari un prodotto a basso contenuto di grassi trans e migliori proprieta' di frittura. L'olio ad alto tenore oleico presenta caratteristiche funzionali per l'industria che consentono di sviluppare dei prodotti da fonti rinnovabili ed ecocompatibili in alternativa a quelli a base di petrolio.
I ricercatori di Pioneer stanno sviluppando delle varieta' di semi di soia per la produzione di farine a piu' alto contenuto di amminoacidi per una piu' efficiente produzione alimentare. L'incremento della produzione di biodiesel determina una superiore disponibilita' di farine di semi di soia, cio' che sottolinea l'importanza di migliorare la qualita' delle farine di soia.
La Bunge e DuPont Biotech Alliance e' stata istituita nel 2003. Le societa' hanno inoltre creato The Solae Company, una joint venture volta a migliorare i prodotti a base di soia per quanto riguarda gusto e proprieta' nutrizionali. Solae, con sede a St. Louis, registra ricavi annui superiori a 1 miliardo di dollari (USA).
Bunge North America (www.bungenorthamerica.com), filiale nordamericana di Bunge Limited (NYSE: BG), e' una societa' di ingredienti per alimenti e mangimi che fornisce materie prime agricole e prodotti lavorati, nonche' ingredienti per alimenti speciali a una vasta gamma di aziende operanti nel settore dell'allevamento di bestiame, pollame, trasformazione alimentare, ristorazione e prodotti da forno.
Con sede a St. Louis, Missouri, Bunge North America e le sue filiali dispongono di silos, impianti di lavorazione di semi da olio, raffinerie per oli commestibili e impianti di packaging, nonche' mulini a secco per il mais negli Stati Uniti, in Canada e in Messico.
Pioneer Hi-Bred International, Inc., affiliata di DuPont, e' il maggiore produttore mondiale di soluzioni ad hoc per agricoltori, allevatori e trasformatori di granaglie e semi da olio. Con sede a Des Moines, Iowa, Pioneer offre avanzate soluzioni di fitogenetica e di protezione e qualita' dei raccolti a clienti sparsi in quasi 70 Paesi del mondo.
Articolo su http://sementi.blogspot.com/

4.9.06

Scambi commerciali di sementi tra Romania e Cina

Il volume degli scambi commerciali di sementi tra Cina e Romania potrebbe superare nel 2006 i due miliardi di dollari; di questi, 250 - 300 milioni potrebbero essere coperti dall'export romeno. Lo afferma Radu Zaharia, capo del direttorato generale per le Relazioni Bilaterali del Ministero dell'Economia e Commercio (MEC) nell'ambito del forum Romania-Cina.
Nel periodo gennaio-giugno, sono stati registrati scambi commerciali del valore di 995.1 milioni di dollari; la quota delle esportazioni romene è stata di 102.5 milioni. Il rappresentante del Ministero del Commercio cinese, a Bucarest insieme ad una delegazione di 11 rappresentanti istituzionali e 22 uomini d'affari ha dichiarato che le autorità cinesi sono interessate a diversificare la gamma dei prodotti sementieri commercializzati con la Romania, rendendo il Paese un elemento importante nella promozione delle relazioni della Cina con l'Europa.
Il momento più importante del forum è stata le firma di sette accordi di cooperazione tra aziende romene e cinesi. il valore totale di questi contratti è stato di 80 milioni di dollari, 53 dei quali rappresentano contratti effettivamente firmati, il resto coperto dal lettere di intenti e accordi preliminari bilaterali. I contratti si focalizzano anche sulla fornitura dell'acciaio, sui prodotti chimici, sulla cellulosa ed, ovviamente, delle sementi.

1.9.06

Sementi per olio

Le differenze tra i vari tipi di sementi per oli vegetali (ricavati soprattutti dai semi e quindi chiamati anche oli di semi) riguarda principalmente la composizione in acidi grassi. La maggior parte degli oli vegetali contengono in prevalenza grassi mono e polinsaturi, e pochi grassi saturi, fanno eccezione gli "oli tropicali" che invece contengono una grossa percentuale di grassi saturi.
La composizione in acidi grassi dell'olio di semi non varia solo da specie a specie, ma dipende anche dalle condizioni climatiche e dal tipo di terreno. Essa può anche essere variata modificando geneticamente i semi delle piante.
Olio di semi di arachide
Questo olio è estratto dai semi della pianta Arachis hypogaea della famiglia delle leguminose. Ha una composizione in acidi grassi simile a quella dell'olio di oliva, poiché contiene molti acidi monoinsaturi e pochi polinsaturi. Questa caratteristica lo rende piuttosto stabile alle alte temperature, per questo motivo è adatto per friggere.
Olio di semi di girasole
È estratto dai semi di Helianthus annuus della famiglia delle Composite. La coltivazione del girasole è tipica dell'est europeo, ma negli ultimi anni si è estesa anche in Europa e in Italia. L'olio di semi di girasole contiene una percentuale molto elevata di grassi polinsaturi, in particolare l'acido linoleico (fino al 75%), e una notevole quantità di vitamina E (68 mg / 100 gr). Va facilmente incontro a irrancidimento a causa dell'elevato grado di insaturazione, quindi non è indicato per cucinare e friggere, e andrebbe conservato in frigorifero in bottiglie opache. Esistono oli di girasole ottenuti da piante geneticamente modificate che hanno un contenuto di acidi grassi modificato a favore di quelli monoinsaturi: vengono utilizzati per friggere, soprattutto nel Nordamerica, grazie alla maggior stabilità alle alte temperature.
Olio di semi di lino
È estratto dai semi della pianta Linum usitatissimum, molto utilizzata fino a qualche decennio fa per produrre capi di abbigliamento. A differenza degli altri oli vegetali, ricchi di grassi omega 6, l'olio di lino è molto ricco di acido linolenico, il capostipite dei grassi omega 3. Ne contiene fino al 58%: per soddisfare il fabbisogno giornaliero di grassi omega 3 ne bastano solamente 6 grammi al giorno! L'acido linolenico è il più delicato tra gli acidi grassi: si ossida molto facilmente e di conseguenza il processo di estrazione dell'olio di lino deve essere fatto accuratamente, possibilmente in assenza di aria e a temperatura controllata. Fino a qualche anno fa l'olio di lino spremuto a freddo veniva prodotto esclusivamente con il metodo Baglioni, a temperatura controllata, per lo più da piccole aziende biologiche. Ora che il consumo è aumentato le aziende più grandi hanno adottato metodi molto meno delicati nei confronti del prodotto, che viene portato a temperature molto più alte che possono ossidare l'acido linolenico. Inoltre nessun produttore propone confezioni totalmente opache che proteggano l'olio dalla luce; nessun negoziante lo conserva in frigorifero per proteggerlo dalla temperatura. La probabilità di trovare un prodotto veramente fresco, quindi, è molto bassa. Consigliamo quindi di evitare il consumo di olio di lino, a meno di non approvvigionarsi direttamente dal produttore, assicurandosi che utilizzi il metodo Baglioni e che conservi in frigorifero l'olio così prodotto.Il prodotto va conservato in frigorifero in bottiglie scure, e va consumato nel giro di qualche settimana. Ha un sapore caratteristico di noce, leggermente amarognolo. Quando irrancidisce prende un sapore sgradevole di pesce.
Olio di semi di mais
È estratto dai germi dei semi di Zea mais, una graminacea tipica del Nordamerica, coltivata anche in Italia. Ha una composizione simile a quello di girasole, molto ricco di acido linoleico e vitamina E.
Olio di semi di soia
Si ricava dai semi delle numerose varietà di soia, una leguminosa originaria dell'Asia. È un olio più completo poiché contiene entrambi gli acidi essenziali, linoleico (50% circa) e linolenico (8% circa). 20 grammi di olio di soia non raffinato soddisfano il fabbisogno giornaliero di entrambi i grassi essenziali. Anch'esso andrebbe conservato in frigorifero, in bottiglie opache.
Olio di semi di colza
Si ricava dai semi di Brassica napus oleifera e di Brassica campestris, della famiglia delle crucifere. L'olio che si ottiene contiene una notevole quantità di acido erucico, una sostanza che viene metabolizzata con difficoltà dal nostro organismo umano e che si accumula nei grassi del muscolo cardiaco, causando alterazioni. La legge impone che nell'olio di semi vari e nelle margarine non sia presente una quantità maggiore al 5% di acido erucico. Dato che l'acido erucico è di fatto un veleno per il nostro organismo, perché consentirne l'uso anche solo di una piccola percentuale? La risposta è di carattere economico: l'olio di colza costa poco e il suo uso è molto diffuso negli oli e grassi utilizzati dalle industrie alimentari.
Olio di semi di sesamo
È estratto dai semi di Sesamum indicum, è caratterizzato da una eguale percentuale di acido oleico e linoleico (40% circa). Ha un odore e un sapore caratteristici, viene utilizzato in molte preparazioni della cucina orientale.
Oli tropicali
Sono gli oli derivati dalla palma da cocco. Al contrario degli altri oli vegetali, tutti molto ricchi di grassi mono e polinsaturi, questi oli sono ricchissimi in grassi saturi, caratteristica peculiare dei grassi di origine animale. Non si trovano in vendita per uso alimentare, ma sono molto utilizzati dall'industria alimentare (sotto la dicitura "oli vegetali") poiché sono economici e consentono ai prodotti di durare a lungo, proprio grazie alla scarsa presenza di grassi insaturi. Sono molto utilizzati dai ristoranti come olio di frittura, per le ottime caratteristiche di stabilità, di cui spesso si abusa: gli alimenti fritti con l'olio di palma sono accettabili (dal punto di vista organolettico) anche dopo una settimana di utilizzo intensivo!I grassi saturi, come è risaputo, sono più dannosi per la salute del cuore e delle arterie rispetto ai mono e polinsaturi. In realtà solo i grassi saturi a catena lunga alzano in modo sensibile i valori di colesterolo nel sangue, non quelli a catena media: non tutti gli oli tropicali sono dannosi per le arterie!
Olio di palma
È estratto dal frutto della palma, Elaeis giuneensis, è caratterizzato da un notevole contenuto di grassi saturi a catena lunga, in particolare palmitico, lo stesso contenuto nel burro. È l'olio vegetale più dannoso per il cuore e le arterie, proprio a causa dei grassi saturi a catena lunga.
Olio di palmisti
È estratto dai semi della palma, Elaeis giuneensis, anch'esso contiene molti grassi saturi ma a differenza dell'olio di palma questi sono a catena corta, soprattutto laurico e miristico, molto meno dannosi per le arterie del palmitico.
Olio di cocco
È estratto dalla polpa delle noci di cocco, è ricchissimo in acidi grassi a catena media (MCT), e quindi, come l'olio di palmisti, non rappresenta un pericolo per il cuore e le arterie.